La sovranità di Dio

di A. W. Pink


Prefazioni originali al libro

introduzione

1. Definizione della sovranità di Dio

2. La sovranità di Dio nella creazione

3. La sovranità di Dio nell'amministrare ogni cosa

4. La sovranità di Dio nell’opera della salvezza

5. La sovranità di Dio nella riprovazione

6. La sovranità di Dio all'opera

7. La sovranità di Dio e la volontà umana

8. Sovranità di Dio e responsabilità umana

9. La sovranità di Dio e la preghiera

10. Il nostro atteggiamento verso la sovranità di Dio

11. Difficoltà ed obiezioni

12. Il valore di questa dottrina

Appendice 1 - La volontà di Dio

Appendice 2 - Il caso di Adamo

Appendice III - Il significato di "Kosmos" in Gv. 3:16

Appendice IV - 1 Giovanni 2:2

Conclusione



Prefazione alla prima edizione

Nelle seguenti pagine, è stato fatto un tentativo per riesaminare, alla luce della Parola di Dio, alcune fra le questioni più profonde che la mente umana possa concepire. Nei tempi passati, altri hanno cercato di affrontare queste questioni, e del loro lavoro noi tutti abbiamo tratto vantaggio. Sebbene lo scrittore non pretendesse di essere stato originale, egli si è sforzato di esaminare e di trattare quest'argomento da un punto di vista totalmente nuovo. Abbiamo studiato diligentemente gli scritti d’autori come Agostino, Tommaso D’Aquino, Calvino e Melantone, Jonathan Edwards e Ralph Erskine, Andrew Fuller e Robert Haldane[1].

E’ triste pensare come questi nomi eminenti ed onorati siano quasi interamente sconosciuti all’attuale generazione. Noi non condividiamo necessariamente tutte le conclusioni alle quali essi giungono, ma riconosciamo volentieri il profondo debito che abbiamo verso le loro opere. Abbiamo scelto d’astenerci dal citare ampiamente da questi teologi profondamente eruditi, perché desideriamo che la fede dei nostri lettori si fondi non sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Per questa ragione, invece, abbiamo citato largamente dalle Sacre Scritture, come pure abbiamo cercato di fornire testi probanti a supporto d'ogni nostra affermazione.

Sarebbe sciocco, da parte nostra, attenderci che quest’opera incontri l’approvazione di tutti. La tendenza della teologia moderna, infatti, – se teologia può essere chiamata – è quella, di glorificare la creatura piuttosto che il Creatore, e il lievito del razionalismo contemporaneo sta rapidamente permeando l’intera cristianità. Gli effetti malefici del Darwinismo sono più vasti di quanto i più si rendano conto. Molti fra quelli che, fra i leader religiosi, sono ancora considerati teologicamente ortodossi, temiamo che non sarebbero trovati poi così ortodossi se soppesati con le bilance del Santuario. Persino coloro che, intellettualmente, hanno idee chiare su altre verità, sono raramente sani, per quanto riguarda la dottrina. Pochi, molto pochi, oggi, credono nella completa rovina e totale depravazione dell’uomo. Coloro che parlano del “libero arbitrio” dell’uomo, ed insistono sulla sua capacità intrinseca o di accettare, o di respingere il Salvatore, manifestano solo la loro ignoranza sulla reale condizione dei figli decaduti di Adamo. Se poi ve ne sono pochi che credono che, per quanto li riguarda, la condizione del peccatore sia del tutto disperata, ve ne sono ancora di meno che credono realmente nella sovranità assoluta di Dio.

In aggiunta ai diffusi effetti d'insegnamenti non biblici, dobbiamo pure fare i conti con la deplorevole superficialità dell’attuale generazione. E’ sufficiente annunciare che un certo libro è un trattato dottrinale per vedere come gran parte dei nostri membri di chiesa, come pure dei nostri predicatori, assumano subito atteggiamenti pregiudizialmente negativi. Oggi si ha fame e sete di ciò che è leggero e stuzzicante, e pochi hanno la pazienza, ed ancor meno il desiderio, di esaminare attentamente ciò che richiederebbe impegno al loro cuore ed alle loro capacità mentali. Rammentiamo, inoltre, come sia sempre più difficile, in tempi come i nostri, per coloro che desiderano investigare le profondità di Dio, trovare il tempo che tale studio richiede. Eppure rimane vero, come dice il proverbio, che “volere è potere” e, nonostante la situazione scoraggiante alla quale abbiamo alluso, crediamo che ancora ci sia un residuo pio e fedele di credenti che avrà piacere nel dare, a questa piccola opera, attenta considerazione, e confidiamo che essi potranno trovarvi il cibo di cui hanno bisogno.

Non dimentichiamo le parole di uno che, ormai scomparso, diceva che “La denuncia è l’ultima risorsa dell’avversario sconfitto”.  Discreditare questo libro con l’epiteto sprezzante di “Ipercalvinismo” non sarà, da parte nostra, degno della benché minima considerazione. Non abbiamo alcun piacere nella controversia, e non accetteremo alcuna sfida di dibattere pubblicamente le verità discusse in queste pagine. Per quanto riguarda la nostra reputazione, lasciamo che sia il nostro Signore ad occuparsene, e a Lui solo affidiamo questo volume, qualunque frutto possa portare, pregandolo che Egli lo usi per illuminare il Suo caro popolo (nella misura in cui esso è in accordo con la Sua santa Parola), e di perdonare lo scrittore e preservare il lettore dagli effetti dannosi di qualsiasi insegnamento falso che avesse potuto insinuarsi in esso.

Se la gioia ed il conforto che l’autore stesso ha avuto nel comporre queste pagine potrà essere condivisa da coloro che le sfoglieranno, allora saremo devotamente riconoscenti a Colui che, per sola grazia, ci pone in grado di discernere cose spirituali.

Giugno 1918

Arthur W. Pink

Prefazione alla seconda edizione

Sono passati due anni da quando la prima edizione di quest'opera è stata presentata al pubblico cristiano. La sua accoglienza è stata molto più favorevole di quanto l'autore si era aspettato. Sono stati molti che gli hanno fatto sapere quante benedizioni abbiano ricevuto dalla lettura di ciò che, indubbiamente, è un argomento di difficile trattazione. Per ogni parola d'apprezzamento, noi ringraziamo di tutto cuore Colui alla cui luce soltanto noi "vediamo la luce". Alcuni hanno condannato il libro in modo netto non specificando, però, dove fossero stati in disaccordo: affidiamo questi a Dio ed alla Parola della Sua grazia, rammentando ch'è scritto: "L'uomo non può ricevere nulla se non gli è dato dal cielo" (Gv. 3:27).

Altri ci hanno inviato critiche amichevoli che mi sono premurato di soppesare attentamente. Confidiamo così che, di conseguenza, quest'edizione riveduta diventi, per coloro che appartengono alla famiglia della fede, ancora più utile di quella precedente. Sembra, però, necessaria una parola di spiegazione. Un certo numero di fratelli in Cristo molto rispettati, sono dell'opinione che la nostra trattazione della sovranità di Dio sia troppo estrema ed unilaterale. Essi ritengono che uno dei requisiti di base di chi espone la Parola di Dio sia la necessità di preservare l'equilibrio della verità. Con questo siamo cordialmente d'accordo. Vi sono due cose oltre ogni possibilità di contestazione: Dio è sovrano, e il fatto che l'uomo sia una creatura responsabile. In questo libro, però, stiamo trattando della sovranità di Dio. Ammettiamo che la responsabilità dell'uomo sia un dato di fatto, ma non possiamo certo fermarci in ogni pagina insistendo su questo punto. Al contrario, abbiamo cercato di evidenziare quel lato della verità che sentiamo oggi molto trascurato. Forse il 95% della letteratura religiosa oggi s'incentra sulla presentazione di quali siano i doveri e gli obblighi degli uomini. Il fatto è che coloro che si assumono il compito di spiegare quale sia la responsabilità umana, sono proprio gli stessi che hanno perduto "l'equilibrio della Verità" ignorando, quasi del tutto, la sovranità di Dio. E' perfettamente giusto insistere sulla responsabilità umana, ma su Dio che cosa dicono? Non ha Lui forse delle giuste pretese, dei diritti? Sono dunque necessarie centinaia d'opere come queste, migliaia di sermoni da predicare per tutto il paese su quest'argomento, se dobbiamo davvero ristabilire "l'equilibrio della verità"! "L'equilibrio della verità" oggi è andato perduto, perduto per una sproporzionata enfasi posta sul lato dell'uomo, minimizzando, se non escludendo, il lato di Dio….

Ammettiamo, dunque, che questo libro sia unilaterale, perché pretende di trattare un aspetto della Verità, quello più negletto, il lato di Dio. Potrebbe, inoltre, essere sollevata la questione: che cos'è da deplorare maggiormente: mettere un'enfasi eccessiva sul lato umano e un'enfasi insufficiente sul lato di Dio, oppure, un'enfasi eccessiva sul lato divino ed una insufficiente su quello umano? Certamente vi è molto più pericolo di puntare troppo sull'uomo e troppo poco su Dio, che di mettere Dio troppo in rilievo e troppo poco l'uomo. Si, ci si può ben fare la domanda: Potremmo noi mai esagerare le giuste pretese di Dio? Potremmo mai noi essere troppo estremi nell'insistere sull'assolutezza ed universalità della sovranità di Dio?

E' così con profonda riconoscenza a Dio che, dopo due ulteriori anni di diligente studio della Parola di Dio, con il sincero desiderio di scoprire ciò che Dio onnipotente si è compiaciuto di rivelare ai Suoi figli su quest'argomento, noi siamo in grado di rendere testimonianza al fatto che non vediamo ragione alcuna per ritrattare alcunché abbiamo scritto in precedenza. Sebbene noi abbiamo riordinato il materiale di quest'opera, la sostanza e la dottrina rimangono immutate. Possa Colui che ha accondisceso nel benedire la prima edizione di quest'opera, compiacersi di farlo in modo ancora più ampio con questa revisione.

1921, Swengel, Pennsylvania

Arthur W. Pink

Prefazione alla terza edizione

Che ora sia necessaria una terza edizione di quest'opera, è causa di fervente lode a Dio. Ora che le tenebre diventano più fitte e che le pretese dell'uomo diventano sempre di più ardite, diventa ancora maggiore la necessità che le giuste pretese di Dio siano presentate con forza. La Babele del ventesimo secolo è veramente grande: quante lingue religiose sono in concorrenza l'une con le altre: è un fatto di fronte al quale, molti sono veramente sconcertati. E' dovere, quindi, dei servitori di Dio rilevare come il sicuro ancoraggio del cuore è e rimane il Dio che si è rivelato nella Bibbia. Nulla è, infatti, maggiormente tranquillizzate e stabilizzante del fatto che il Signore stesso sia seduto stabilmente sul Trono dell'universo, vale a dire, Colui che " opera ogni cosa secondo il consiglio della Sua volontà".

Lo Spirito Santo ci ha detto che nelle Sacre Scritture "ci sono alcune cose difficili a capirsi" (2 Pi. 3:16). Notate, però, come non dica che vi siano cose "impossibili a capirsi"! E' necessario, così, spesso una paziente ricerca in spirito di dipendenza dal Signore, un confronto diligente fra scrittura e scrittura, ed allora ciò che prima c'era oscuro, potrà scaturire in una migliore comprensione.

Durante gli ultimi dieci anni, è piaciuto al Signore concederci ulteriore luce su certe parti della Sua Parola, ed essa abbiamo cercato di usare per migliorare la nostra esposizione di diversi brani. E' però con riconoscenza non finta, che non abbiamo trovato necessario modificare o cambiare una qualsiasi dottrina contenuta nelle edizioni precedenti. Si, più il tempo passa, più ci rendiamo conto (per la grazia divina), con forza sempre maggiore, della verità, dell'importanza e del valore della sovranità di Dio applicata ad ogni aspetto della nostra vita.

Il nostro cuore è stato portato a rallegrarsi sempre di nuovo per le lettere non sollecitate che ci sono giunte da ogni angolo del mondo, facendoci conoscere quanto aiuto e benedizione abbiano ricevuto dalle precedenti edizioni di quest'opera. Un amico cristiano è stato così sollecitato dal leggerla e così impressionato dalla sua testimonianza, che ci ha voluto inviare un assegno da usarsi per inviare copie gratuite del libro a missionari in cinquanta paesi diversi, "affinché questo glorioso messaggio abbracci il mondo intero". Molti altri lettori ci hanno scritto per dirci quanto siano stati rafforzati nella loro lotta contro il potere delle tenebre. A Dio soltanto appartiene ogni gloria. Possa Egli accondiscendere ad usare questa terza edizione per l'onore del Suo grande Nome, e per nutrire spiritualmente le Sue pecore disperse ed affamate.

1929 Morton’s Gap, Kentucky.

Arthur W. Pink

Prefazione alla Quarta Edizione

E' con profonda riconoscenza verso Dio, l'Altissimo, che si è resa necessaria un'altra edizione di questo prezioso ed utile libro. Sebbene il suo insegnamento contraddica direttamente ciò che tanto viene diffuso oggi, siamo felici d'essere in grado di dire che la sua circolazione sta aumentando, per il rafforzamento della fede, il conforto e la speranza di un numero crescente d'eletti di Dio. Affidiamo questa nuova edizione a Colui che ci rallegriamo di poter onorare, pregando che Egli si compiaccia di benedire la sua circolazione, per l'illuminazione di molti ancora dei Suoi, alla "lode e gloria della Sua grazia", e per una comprensione sempre migliore della maestà di Dio e della Sua sovrana misericordia.

1949

I. C. Herendeen


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